What is happened between me and Erika is impossible to describe in 10 megabyte.
Con questa frase faccio la conoscenza di Cowbird.
Si tratta dell’ultima creazione di Jhonatan Harris: un’artista americano che si muove tra tecnologia ed estetica e crede in una sorta di tecnologia umana. Ha studiato fotografia e computer a Princeton, si occupa principalmente di progetti online che studiano come siamo collegati alle macchine e tra di noi.
Un social network quindi che è quasi un’opera d’arte. Mix di giornalismo partecipativo e diari personali. Cowbird è una comunità di cantastorie così strutturata: gli utenti hanno un profilo, possono postare diverse storie: senza limiti di lunghezza, possono usare testo, foto e video. Le tre parole chiave sono: people, places, stories. Puoi trovare collegamenti inaspettati tra persone luoghi o topic.
Cowbird è pensato come un luogo dove prendersi del tempo, secondo Harris si è andati sempre di più verso una sintesi e una compressione del linguaggio, si deve dire tutto, subito e velocemente: l’apoteosi del twit insomma. Non siamo più in grado di trattare argomenti complessi in modo approfondito, siamo limitati in 140 caratteri. La rete sta diventato autoreferenziale e gli utenti si trovano in comunità chiuse.
Il progetto di Harris ha come intento quello di far emergere la creatività degli utenti, un enorme potenziale che secondo l’artista non è ancora sfruttato appieno. L’obbiettivo ultimo sarebbe quello di creare una biblioteca pubblica e virtuale di storie, un grande libro collettivo e universale.
E’ Nato a dicembre ed è ancora in fase beta, si accede su richiesta, ma ha già raccolto 7.000 utenti circa. Dopo post sempre più brevi, twit, si era arrivati all’immagine senza verbo con Pinterest: quanto di più immediato si possa pensare per comunicare.Che ci si debba aspettare un inversione di tendenza?
Cowbird si propone in controtendenza con gli altri social network, prendetevi tutti i caratteri che vi servono per raccontare la vostra esperienza personale.
Si ritornerà a prendersi del tempo per leggere e ascoltare gli utenti della rete?
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Chiara, Presenza online
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