Ho il piacere di aver conosciuto la vulcanica e intraprendente Chiara Davanzo tramite un contatto comune. Chiara, grande cuore davvero, si occupa in prima persona di gestire una start-up innovativa, Zest – Sustainable ideas. Base in Veneto ma anche a Milano.
Di cosa si occupa Zest? Qual è la sua mission e qual è il tuo ruolo?
ZEST- Sustainable Ideas si occupa di creare valore tramite lo sviluppo di progetti nell’ambito della sostenibilità ambientale, della riqualificazione energetica e della valorizzazione del territorio. Ci ispiriamo ai principi della Blue Economy teorizzata da Gunter Pauli, proponendo soluzioni zero-waste, in cui gli scarti degli uni diventano risorsa per altri, in un sistema in cui niente (o quasi) viene sprecato e l’impatto ambientale è minimizzato. Applichiamo questi principi sia ai progetti realizzati nel nostro Lab, come GreenbO2x o FreeAirBaby, che a quelli dei nostri clienti, aiutandoli non solo a produrre valore sostenibile ma anche a comunicarlo. In quest’ultimo tassello in particolare s’inseriscono le mie competenze, occupandomi in ZEST proprio di consulenza di green marketing e comunicazione per il miglioramento della responsabilità sociale d’impresa.
Quali sono i principali progetti che finora avete sviluppato e con quali risultati?
I progetti che abbiamo sviluppato finora nel Lab sono principalmente due: GreenbO2x e FreeAirBaby. Brevemente: FreeAirBaby è una speciale soluzione da applicare a passeggini e carrozzine per consentire ai neonati di respirare aria pulita quando vengono trasportati fuori-casa, mentre GreenbO2x è un prodotto di arredo urbano, concepito in ottica smart city, che riesce a combinare in un unico progetto un’anima green e una digital. Anche se la strada è ancora lunga (siamo in fase di finalizzazione della ricerca e sviluppo per arrivare all’ingegnerizzazione entro il 2013), entrambi i progetti stanno avendo molti riconoscimenti: con GreenbO2x, grazie all’iniziativa “Un designer per le imprese” promossa da Material ConneXion Italia e Camera di Commercio di Milano, siamo stati segnalati come miglior progetto di Eco-sostenibilità ambientale e saremo in Triennale dal 20 novembre con un mock-up; con FreeAirBaby, siamo stati selezionati tra oltre 400 aziende per partecipare al Convegno Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Capri e presentarci nell’ambito della premiazione dell’edizione nazionale de Il Talento delle Idee, il premio per startup di Unicredit e Confindustria, alla cui edizione regionale eravamo arrivati secondi; inoltre, a settembre di quest’anno eravamo sul palco di Trieste Next per parlare della nostra invenzione e a maggio a Terra Futura. Ma soprattutto grazie a FreeAirBaby abbiamo costituito ZEST, infatti a fine 2011 abbiamo vinto il Premio Dall’Idea all’Impresa promosso da GGI Assolombarda, Milano Metropoli, BIC La Fucina, Consiglio Notarile di Milano, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano.
Su cosa vi state concentrando in particolare?
Con i progetti del Lab ci stiamo concentrando moltissimo sulla finalizzazione della ricerca e sviluppo per arrivare prima possibile al go to market. E ti confesso che stiamo investendo molto nello scouting di un partner industriale e finanziario che ci voglia accompagnare in questo percorso. Poi ci sono i progetti di consulenza, ma su quelli siamo ormai rodati e ci danno modo di vedere questo settore da molti punti di vista e con molte interessanti contaminazioni.
Parteciperete a qualche evento prossimamente?
Sì! Siamo stati proprio questa settimana a Milano alla Camera di Commercio per presentare GreenbO2x e il 20 novembre dalle 19 saremo in Triennale con lo stesso progetto per l’apertura della mostra dedicata ai progetti realizzati nell’ambito dell’iniziativa “Un designer per le imprese”. Ovviamente siete tutti invitati!
Che cosa significa Zest? Perché questo nome?
ZEST in inglese significa molte cose, tra cui guizzo, ardore ed entusiasmo. E noi siamo entusiasti per natura!
Intervista a cura di Francesco Giusto, Contributing Editor @presenzaonline.it.
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