Usare un computer non è una cosa semplice. Si possono avere mille sorprese anche nell’eseguire compiti apparentemente elementari, come mandare la mail o trasferire file da un computer all’altro. È però sotto gli occhi di tutti la tendenza alla semplificazione in atto con le aziende che forniscono agli utenti dei computer ragionevolmente potenti (smartphone e tablet) con caratteristiche fisiche e software tali da eliminare molte delle funzionalità avanzate che possono dare problemi a chi li usa. Il concetto è che meno cose si possono fare e più è alla portata di tutti capirle e farle.
Negli ultimi giorni è stato presentato Windows 8 che potrebbe segnare una pietra miliare in questo processo. Arriva infatti con due interfacce utente, quella classica e la nuova, chiamata Metro, che è mediata proprio dai dispositivi mobili. Metro è impostata di default e dal punto di vista dell’utente si tratterà di un sistema operativo del tutto diverso, che di Windows avrà solo il nome.
L’arrivo queste interfacce sul desktop e la diffusione sempre maggiore di smartphone e tablet potrebbe innescare un circolo, lascio a voi se definirlo virtuoso o vizioso, grazie al quale quasi tutti i compiti verranno effettuati con applicazioni semplificate dotate più o meno delle sole funzionalità necessarie a portarli decentemente a termine.
Questo potrebbe portare veramente l’informatica alle masse, ma avrà anche l’effetto di separare nettamente i professionisti dai normali utenti. I professionisti saranno i soli a usare applicazioni complicate come le attuali e saranno i soli ad avere i computer per farle girare. Il risultato è che gli strumenti per lavorare saranno prodotti in numero minore ad un costo maggiore e sarà più difficile per l’hobbista avvicinarsi all’IT, non diversamente da quel che accade oggi per un qualsiasi prodotto di massa e gli ingegneri che lo creano. Informatizzare le masse le allontanerà dagli informatici.
_______________________________
Paolo Montrasio, INNEXTA | TECH
Leave a Reply